Parrocchia e Chiesa Santa Maria a Coverciano
Gruppo Scout Firenze 7

Parrocchia e Chiesa Santa Maria a Coverciano

Era il 1969…
Durante la benedizione pasquale delle famiglie Don Mario Pesci parroco di S.M. a Coverciano

notò in casa di Gigi Bacci un cappellone scout attaccato alla parete. Don Pesci già nutriva un particolare interesse per lo scoutismo, essendo stato lui stesso lupetto, propose immediatamente di aprire un gruppo scout in parrocchia. Questo fu il primo incontro di due figure fondamentali per il nostro gruppo.
L’attività, non propriamente scout, iniziò nel 1969 con gite insieme ai bambini e alle famiglie della parrocchia.
In occasione di una di queste gite al golfo di Baratti, mentre Gigi, parlando ai bambini de “Il libro della Giungla”, era intenzionato a trovare un nome per il nuovo gruppo nascente, fu rinvenuta da un bambino sulla spiaggia una grossa stella marina che fu portata in cerchio. Da quel momento il nome “Stella Marina” ha accompagnato la branca L/C del nostro gruppo per 30 anni.
Il 18 Gennaio 1971 nacque presso la parrocchia di Coverciano il Branco Stella Marina, esclusivamente maschile, inserito nel gruppo scout Firenze 21; a Luglio dello stesso anno si tennero a Rincine le prime vacanze di Branco, con Gigi Bacci come responsabile (Akela).
Passarono molte stagioni nella giungla, Gigi decise di “ritornare all’uomo” (occuparsi della sua famiglia) e fu allora che divenne capo Branco Arnolfo Gengaroli.

Parrocchia e Chiesa Santa Maria a Coverciano Gruppo Scout
Parrocchia e Chiesa Santa Maria a Coverciano Gruppo Scout

Nel 1972 fu fondato il Reparto Bengala dal professor Bernetti; il reparto era formato da tre squadriglie maschili (Lupi, Aquile e Tigri) che si riunivano nel casottino della parrocchia (poi divenuto sede del reparto α6). A lui succedette Luca Poggiali che non aveva ancora l’età per guidare il Reparto: l’Unità, contraendosi fortemente, assunse le caratteristiche di squadriglia libera (reparto formato da un’unica squadriglia senza capi educatori … immaginate voi l’attività…).
Contemporaneamente in parrocchia agiva anche un Cerchio di coccinelle (soltanto femminile) del Firenze 9 con capo cerchio Cristina Aiazzi: il Cerchio e il Branco facevano un’attività parallela.
Le uniformi erano verdi per i lupetti, blu per le coccinelle, grigie per gli E/G e i capi, e le associazioni erano distinte per maschi (ASCI “Associazione Scout Cattolici Italiani”) e femmine (AGI “Associazione Guide Italiane”). Nel 1974 queste due associazioni si unirono per formare l’AGESCI.
Nel ‘76 Arnolfo lasciò la guida del Branco per accompagnare il C.d.A. (Consiglio di Akela) in Reparto e intraprese con loro un’avventura durata fino al Clan: addio squadriglia libera!
Nel ’77 i lupetti e le coccinelle furono uniti nel Branco per formare un’unica Unità mista, mantenendo il nome “Stella marina”, ancora nel gruppo Firenze 21.
Nel ’78 fu fondato il Reparto femminile α6, nella prima uscita a S.Martino a Grassona, dove si ritrovarono appunto le prime “α” sei ragazze “6” alcune delle quali ex coccinelle del Firenze 9. I capi erano Leda Mugnai e Paola Volpi.

Il primo campo estivo dei reparti paralleli Bengala e α6 si svolse in località Solstretto e vi parteciparono 3 squadriglie maschili (Tigri, Aquile e Volpi) e due squadriglie femminili.
Negli anni successivi il branco, dopo la guida di Filippo Perugi, ebbe come Akela Carlo Carraresi, mentre i reparti ebbero come capi Paolo Sbolgi, Antonella Notarelli e Andrea Piccioli.
Solo nel 1981, in occasione dei dieci anni di scoutismo a Coverciano, nacque il gruppo scout Firenze 7 distaccandosi dal Firenze 21, alla Badia del Buon Sollazzo presso Monte Senario (essendo il nostro gruppo ormai in grado di contare su tutte le branche), infatti, gia dal 1980 a Coverciano si ebbe la prima formazione R/S con un Noviziato di circa dieci ragazzi/e che nel 1982 avrebbe formato il primo Clan. La prima route di noviziato fu in Val Codera nell’estate del 1981.
Sempre nel 1982 l’avventura del Branco si interruppe per due anni per mancanza di capi, ma il resto del gruppo continuava il suo cammino e, nel Febbraio del 1983, il Clan, lavorando sui valori di comunità, strada, spiritualità e servizio, scrisse la sua prima Carta di Clan, una sorta di carta di identità che esprime i principi in cui la comunità si identifica e il cammino che vuole intraprendere. Nell’estate dello stesso anno partecipò alla route interregionale R/S Toscana-Piemonte dal titolo “Se vuoi la pace prepara la pace” e nell’occasione fu scritta la canzone “Il saggio”.

Nella stessa estate il Reparto visse un altro evento di dimensione questa volta nazionale: il campo nazionale E/G in Abruzzo con i primi kayak autocostruiti, mezzi più volte restaurati ed utilizzati anche dal Clan, ed ancora conservati nel piazzale dietro la parrocchia.
Nel 1984 si riaffacciò in tana Arnolfo, coinvolgendo nell’attività metà della sua classe quinta elementare (fra cui l’attuale capogruppo Gabriele Nunziati) e alcuni bambini della parrocchia. Il Branco nuovamente formato, fece il suo campo estivo a Spianessa.
Contemporaneamente dalla branca R/S avvennero le prime partenze (la conclusione del cammino scout, con la condivisione dei principi che animano la nostra associazione) di Ugo Micheli e Alessandro Parenti che concludevano il ciclo iniziato ai lupetti quasi 10 anni prima.
Nel 1985 Francesca Malcapi sfatò il pregiudizio che alla guida di un Branco potesse esserci solo un responsabile maschile (!) e gli eventi successivi, infatti, le danno ragione con Elena Giacometti, Akela per 2 anni (dal 1991 al 1993) e Donata Frediani (dal 1993 al 1997) che ha compiuto la coraggiosa missione di portare il C.d.A. a Roma in occasione della manifestazione “Diamo una mano al papa”.
I Rover e le Scolte del Clan erano dei veri e propri artisti: nell’84 girarono alcuni teatri recitando l’Odissea, I Promessi Sposi, La Divina Commedia e raccolsero fondi per il neonato Centro ArcobalenoTra gli anni 85 e 88 i capi che avevano dato vita allo scoutismo a Coverciano e più tardi al Firenze 7, lasciarono il testimone a quelli che erano stati loro lupetti e scout (il sogno di tutti i capi educatori).
Un triste episodio nella storia del gruppo avvenne quando, il 22 Ottobre del 1990, Guido Doniserpi, a seguito di un incidente stradale, perse la vita. Tutto il gruppo fu profondamente segnato dalla perdita di Guido che, ormai membro della Comunità Capi, per molti era stato un compagno di avventure durante il cammino scout.

Nel 1991 a Coeli Aula, all’uscita di gruppo, il Clan prese il nome “Guido Doniserpi”, con una cerimonia molto semplice ma simbolica: si trattava di piantare dei semi in un vaso che sarebbe stato portato vicino dove era ormai l’amico Guido, per rappresentare la voglia di stare insieme e di crescere come comunità, seguendo l’esempio e non scordandosi del caro “Gota”.
Nel 1995 alcuni Capi del Firenze 7 si impegnarono in un nuovo progetto ambizioso: aprire un nuovo gruppo scout presso la non lontana parrocchia di S.Martino a Mensola, il Firenze 17.
Nel 1996, guidati dall’unico capo Clan “superstite”, Michele Luongo detto Mighè, il Clan concentrò i propri sforzi in una route di servizio in un campo profughi a Varazdin, in Croazia, affiancando l’associazione mondiale Unchr.
Ancora oggi continua la collaborazione tra i due gruppi scout vicini, collaborazione che vede uno sforzo comune nel gestire la Branca R/S. Le numerose partenze e uscite che seguirono, lasciarono in due anni un Clan composto da sole 5 persone. Nel 1999 fu presa allora la decisione di fondere il nostro Clan con quello del Firenze 17 e di accogliere allo stesso tempo alcuni ragazzi di un gruppo scout, in via di formazione, di Bagno a Ripoli, per formare una comunità più numerosa e con maggiori occasioni di crescita.
Il Branco e i Reparti del 7° hanno partecipato insieme alla parrocchia al pellegrinaggio a Roma in occasione del Giubileo del 2000.